Spiacenti, non abbiamo trovato niente.
Spiacenti, non abbiamo trovato niente.
Leggi: Conto termico Camini e Stufe: come funziona, calcolo incentivi privati
Il Conto Termico 2.0 ti fa risparmiare fino al 65% sulla sostituzione della vecchia stufa – caminetto o caldaia – con prodotti di ultima generazione ricevendo la somma dell’incentivo direttamente sul tuo conto corrente entro due mesi dalla pratica!
Non solo. Oltre al Conto Termico esiste un’altra valida soluzione per risparmiare sull’impianto di riscaldamento di casa tua: le detrazioni fiscali, dedicate alle ristrutturazioni edilizie e alla riqualificazione energetica.
Sai cosa sono e come usufruire del Conto Termico e delle detrazioni fiscali? Continua a leggere: ti spiegheremo come ottenere un risparmio importante sull’installazione del tuo nuovo impianto di riscaldamento contribuendo a ridurre l’inquinamento atmosferico, tutelando l’ambiente.
Lo scopo principale del Conto Termico 2.0 è incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed ecosostenibili.
Il riscaldamento domestico incide sulle emissioni di gas serra in atmosfera. Per questo motivo il Governo ha deciso di premiare tutti coloro che sostituiranno le vecchie stufe e camini con apparecchi di ultima generazione in grado di garantire basse emissioni, alti rendimenti energetici e un risparmio costante nel tempo.
Più in generale, il Governo ha messo in atto una serie di iniziative destinate ad aiutare l’ambiente e favorire nel contempo anche la diminuzione del consumo energetico globale. Se anche la sostituzione del tuo impianto non dovesse rientrare nei requisiti del Conto Termico, niente paura: è molto probabile che tu possa ricorrere alle detrazioni fiscali.
Al Conto Termico possono accedere principalmente privati cittadini e imprese e per loro è stato istituito un fondo di 900 milioni di euro annui. Si tratta di una somma considerevole, ma dato il successo della manovra, si sta esaurendo rapidamente. Conviene affrettarsi.
Il Conto Termico prevede incentivi che variano fino al 65% della spesa sostenuta, installazione compresa.
Vediamo nel dettaglio come sono ripartiti:
Se lo desideri puoi approfondire questo particolare aspetto nel sito GSE, la società che si occupa della gestione del Conto Termico e dell’erogazione degli incentivi.
Privati e aziende possono utilizzare il Conto Termico per:
Una delle situazioni più diffuse nell’applicazione del Conto Termico riguarda la sostituzione di vecchie stufe o caminetti aperti (non nuove installazioni).
Se possiedi una stufa, una caldaia o un caminetto alimentati a biomassa, carbone, olio combustibile o gasolio puoi sostituirli con una stufa a pellet o a legna, con una caldaia a pellet o con un termocamino a pellet di ultima generazione, che riducono le emissioni nell’atmosfera e sono più convenienti.
Grazie agli incentivi (o alle detrazioni fiscali), le operazioni di rinnovo dell’impianto di riscaldamento ti costeranno poco mentre la maggiore efficienza della nuova stufa, della caldaia, o del termocamino ti garantirà un risparmio che dura nel tempo nel totale rispetto dell’ambiente.
Il calcolo dell’incentivo per privati del Conto Termico tiene conto di alcune informazioni tecniche tra le quali:
Il contributo varia in base a: potenza termica nominale del nuovo apparecchio (più alta è la potenza, maggiore è il contributo); emissioni in atmosfera (meno inquina, maggiore è il contributo); fascia climatica in cui viene installato (dove fa più freddo il contributo è maggiore).
Per conoscere in quale zona climatica rientra il tuo comune puoi guardare qui; mentre gli importi rimborsabili dal Conto Termico per i prodotti Piazzetta suddivisi per fascia climatica li trovi a questo link. Vediamo ora nel dettaglio alcuni esempi reali.
Esempio 1
Vuoi sostituire la tua vecchia stufa a pellet con una nuova? Il modello P963 M ha un prezzo medio di 3.640 Euro (IVA compresa). Se il tuo comune appartiene alla zona climatica F recuperi fino a 1.755 Euro, se rientri in zona climatica C l’incentivo copre 1.072 Euro.
Esempio 2
Desideri una stufa a legna? Il nostro modello E 928 costa mediamente 3.240 Euro (IVA compresa). Se l’immobile si trova in zona climatica C recuperi 1.060 Euro, ma se rientri in zona climatica F l’incentivo sale a 1.735 Euro.
Esempio 3
Per l’acquisto di una caldaia a pellet CP 26 (prezzo medio di vendita di 4.730 Euro, IVA compresa) se il tuo comune di residenza si trova in fascia B ti vengono rimborsati 2.387 Euro. Considerando però che il massimo rimborsabile è il 65% del costo sostenuto, nel caso di questo esempio – con il costo della sola caldaia – se tu fossi in zona climatica C oppure F, in entrambi i casi ti verrebbero riconosciuti 3.075 Euro (il 65% di 4.730 Euro).
Stufa a pellet P 963 M
Stufa a legna E 928
Caldaia a Pellet CP 26
Tieni presente che gli incentivi del Conto Termico, oltre a coprire le spese sull’acquisto del prodotto, includono anche:
Le modalità di rimborso dipendono dal tipo di intervento e della sua dimensione e se la quota rimborsata non supera i 5.000 Euro viene versato tramite bonifico comodamente sul tuo conto corrente in un’unica rata entro 2 mesi dall’accettazione della domanda
L’ente che gestisce gli incentivi è il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), qui trovi tutta la documentazione necessaria. Non preoccuparti, per l’avvio della pratica puoi rivolgerti al tuo rivenditore di fiducia che se ne occuperà direttamente o in caso ti potrà dare tutte le informazioni necessarie.
È importante però ricordare che la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori (si chiama “Accesso diretto”) pena l’esclusione.
La pratica del Conto termico richiede la conoscenza di alcuni aspetti tecnici e la preparazione dell’apposita documentazione, è necessaria quindi la presenza di un tecnico specializzato che esegua e certifichi il lavoro svolto.
Non solo Conto Termico: puoi utilizzare – in alternativa – la detrazione fiscale per gli interventi di risparmio energetico di casa tua. In pratica puoi inserire nella dichiarazione dei redditi i costi sostenuti e ti verrà restituita buona parte della somma che hai speso inizialmente.
Quanto ti verrà rimborsato? Dipende dal tipo di detrazione.
Nel caso di stufe e caminetti le agevolazioni sono sostanzialmente di due tipi:
Ricorda che in entrambi i casi avrai bisogno di una certificazione rilasciata da un tecnico specializzato.
Possono usufruire della detrazione stufa a pellet tutti i contribuenti residenti e non residenti che possiedono l’immobile in cui avverrà l’intervento di risparmio o riqualificazione energetica.
L’accredito per le detrazioni avviene in 10 rate annuali sotto forma di detrazione dall’imponibile lordo IRPEF.
Per ottenere la detrazione il pagamento della prestazione deve essere effettuato con bonifico bancario o postale (a meno che l’intervento non sia realizzato nell’ambito dell’attività d’impresa). Nel bonifico vanno indicati:
Se non sei sicuro di sapere quale sia la causale del versamento, scarica il PDF della Guida alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie 2018.
Dal 1 gennaio 2018, inoltre, per ottenere le detrazioni fiscali è necessario inviare un’apposita comunicazione all’ENEA.
Conto Termico e detrazioni fiscali sono le iniziative messe in atto dal governo per favorire l’utilizzo di impianti di riscaldamento – come caldaie a biomassa, stufe a pellet o legna, termocamini ecc (ma non solo) – alimentati con fonti di energia rinnovabile a basso impatto ambientale, sicuri ed efficienti.
Scarica queste note informative sul conto termico in formato pdf: troverai una sintesi delle informazioni più importanti per poter utilizzare al meglio i contributi.
Non perdere questa opportunità. Sia nel caso del Conto Termico sia nel caso delle detrazioni fiscali potrai beneficiare di incentivi importanti fino al 65% della spesa totale sostenuta: ricordati però che non puoi utilizzarli entrambi, uno esclude l’altro.